Dai Diari di Theodor Herzl – il Padre del Sionismo (in occasione di Yom Haatzmaut)




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Circa due anni fa, ho deciso di risolvere il problema ebraico con l’aiuto della chiesa cattolica. Per prima cosa, ho chiesto aiuto ai prelati della chiesa in Austria per ottenere un’udienza presso il Papa, per dirgli: “Aiutaci a difenderci dagli antisemiti e io scatenerò una formidabile rivoluzione tra gli Ebrei, che si convertiranno spontaneamente e fieramente al cristianesimo.”. ‘Spontaneamente’ e ‘fieramente’ nel senso che noi dirigenti del movimento – io in particolare – rimarremo ebrei e come tali predicheremo la conversione alla religione dominante. La conversione avverrà in pieno giorno, la domenica a mezzogiorno, con una processione festiva al suono delle campane, nella chiesa Stephanskirche di Vienna. Senza quella vergogna, che ha caratterizzato le conversioni individuali fino a oggi, bensì con orgoglio. [...] Vogliamo convertire i nostri figli al cristianesimo prima che arrivino all’età della ragione, età in cui la conversione comporta una forma di codardia.


[dai Diari di Herzl, Volume 2, Diario 1, pag. 14]


Io mi considero un tipico ebreo moderno, e l’idea della conversione formale al cristianesimo non mi disturba. Io benedico ogni ebreo che ha dei figli e che che decide di convertirsi al cristianesimo. Io ho un figlio1 e preferirei convertirmi oggi, piuttosto che domani, affinché la sua appartenenza al cristianesimo cominci al più presto e per risparmiargli le sofferenze e la discriminazione che ho subìto e che subirò in futuro in quanto ebreo.


[dalla biografia “Herzl”, di Amos Ayalon]


Gli ebrei ricchi dominano il mondo. Il destino di governi e nazioni è nelle loro mani. Essi incitano i governi gli uni contro gli altri ed è su loro ordine che si riappacificano. Quando i ricchi ebrei suonano la musica, popoli e governi ballano. In ogni caso, loro si arricchiscono.


[da un articolo di Herzl pubblicato sul "Deutsche Zeitung"]


In effetti l’antisemitismo, che è una forza radicata nel subconscio delle masse, non farà del male agli ebrei. Anzi, io penso che esso sia benefico per la formazione del carattere ebraico. È l’educazione del gruppo da parte delle masse, una educazione che può portare alla sua assimilazione. L’educazione si fa solo con le sofferenze, gli Ebrei si abitueranno.


[dai Diari di Herzl, Volume 2, Diario 1, pag. 16]


Mi è venuta in mente un’ottima idea: attirare antisemiti onesti e convincerli a distruggere le proprietà degli ebrei.


[dai Diari di Herzl, Volume 2, Diario 1, pag. 68]



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Nota del Traduttore:
[1] Si tratta del figlio Hans, cui Herzl decise di non praticare la circoncisione rituale. Malato mentale come tutta la famiglia di Herzl, Hans si convertì effettivamente al cristianesimo e morì suicida dopo avere appreso che una delle due sorelle era appena morta per una overdose di morfina. La madre era allora già morta in manicomio e contrariamente alla legge ebraica fu cremata (Herzl smarrì in seguito, durante un viaggio in treno, la cassetta contenente le sue ceneri). L’altra sorella fu uccisa dai nazisti (sia cancellato il loro nome) durante la Shoah. L’unico nipote di Herzl si suicidò anche lui, gettandosi da un ponte e ponendo così definitivamente fine alla discendenza del padre del sionismo.