La Meghilla di Antioco: Storia del miracolo di Hanukkà, la festa dei lumi - Seconda candela



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Un altro testo ebraico tradotto in italiano da Ralph Anzarouth per i lettori di ‘Maestri della Torà’


La Meghillà di Antioco - 2


La Meghillà di Chanukkà narra la storia degli avvenimenti di 21 secoli fa ed è stata divisa in 8 parti (chiamate "candele di Chanukkà") da Rav Yitzchak Ratzabi nel suo libro "Mahi Hanukkah" per facilitare la lettura di un brano in ognuno degli otto giorni di Chanukkà. Il sito dei ‘Maestri della Torà’ vi propone la storia di Chanukkà interamente tradotta in italiano:

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Seconda candela di Chanukkà:


Fu allora che Antioco si levò e inviò [l'altro] suo viceré Nikanor con un esercito potente e numeroso. Egli irruppe in Giudea nella città di Gerusalemme, dove compì un grande massacro e piazzò una statua nel Santo Tempio, nel posto al cui riguardo il Signore di Israele aveva detto ai profeti, Suoi servitori: "La Mia Presenza risiederà lì per sempre". In quel posto [i Greci] sgozzarono il maiale e ne portarono il sangue dentro il cortile di santità1.


In seguito a questi fatti, dopo che Yochanan figlio di Mattatia, il sommo sacerdote2, apprese ciò che era avvenuto, si riempì di collera e di furore, il suo volto cambiò colore3 ed egli riflettè in cuor suo al modo di risolvere questo [problema].


Allora Mattatia fabbricò per sé una spada lunga due cubiti e della larghezza di un mignolo, [che venne] celata sotto ai suoi abiti. Andò a Gerusalemme, si mise davanti alla porta [del palazzo] del re e chiamò i portieri e i custodi, dicendo loro: "Io sono Yochanan figlio di Mattatia e sono venuto qui per rendere visita a Nikanor". I portieri e i custodi si recarono da Nikanor e gli dissero: "Il sommo sacerdote degli Ebrei si trova all'ingresso". Nikanor rispose loro di farlo entrare.


Yochanan fu quindi introdotto da Nikanor. Disse Nikanor a Yochanan: "Tu sei uno dei ribelli in rivolta contro il re e che non desiderano la pace nel suo regno." Yochanan rispose a Nikanor: "Signor mio, sono proprio io e sono venuto da te per fare tutto ciò che vorrai". Nikanor rispose a Yochanan: "Se hai l'intenzione di compiere la mia volontà, prendi un maiale e sgozzalo [in onore] dell'idolo e io ti vestirò di abiti regali, ti farò cavalcare il cavallo del re e diventerai come uno degli amici del re". Quando Yochanan udì [questa richiesta], gli rispose: "Signor mio, io temo gli Ebrei: se venissero a sapere che ho fatto queste cose, mi prenderebbero a sassate. Adesso, che tutti i tuoi uomini escano da qui, affinché non vadano a raccontare [tutto ciò] agli Ebrei". Allora Nikanor fece uscire tutti gli astanti. In quel momento, Yochanan figlio di Mattatia sollevò gli occhi al cielo e pregò il Signore, dicendo: "Mio Signore e Signore dei miei padri Abramo, Isacco e Giacobbe, non mi consegnare nelle mani di questo incirconciso perché, se mi uccidesse, andrebbe a vantarsene al tempio del suo idolo Dagon4, dicendo: 'È stato il mio idolo a consegnarlo in mano mia'."


In quel momento, fece tre passi verso di lui, gli piantò la spada nel cuore e gettò il suo cadavere nel cortile di santità5. E disse Yochanan al Signore del cielo: "Mio Signore, non considerare un peccato il fatto che io l'abbia ucciso nel Tuo Santo Tempio. Ora metterai [in mano nostra] tutti i popoli che sono venuti con lui per accanirsi contro la Giudea e Gerusalemme".


Quel giorno Yochanan figlio di Mattatia partì in guerra contro quei popoli e uccise molti dei loro. E la gente che era scampata alla spada scappò per nave [e si rifugiò] presso il re Antioco. Il numero dei [nemici] uccisi quel giorno fu di 72.700, perché si uccidevano l'un l'altro6. Al suo ritorno, eresse una colonna in nome suo e la chiamò "Maccabi, che uccide i potenti7."


Questa è la seconda parte della Meghillà di Antioco. Anche il seguito è poco gioioso, con il racconto delle atroci persecuzioni da parte di questo re crudele. Come è noto, la rivolta dei Maccabei si concluse con la liberazione del Santo Tempio di Gerusalemme e con la sua inaugurazione che culminò con il miracolo di Hanukkà.

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Note del traduttore
[1] La zona riservata ai Cohanim (Kavanat Halev). Il sacrificio di un maiale nel nostro Santo Tempio, nel quale le offerte devono essere assolutamente pure, era ovviamente una offesa intenzionale alla fede ebraica.
[2] Scritto così, non si capisce se il sommo sacerdote (Cohen Gadol) fosse Yochanan stesso o suo padre Mattatia. Alcuni Maestri adottarono la seconda ipotesi, altri la prima (probabilmente convinti da quanto narrato più avanti nel testo).
[3] Espressione tratta da diversi passaggi di Daniele, 5.
[4] Un idolo dalle sembianze di pesce.
[5] cf. supra, nota 1.
[6] Per via della confusione (Kavanat Halev).
[7] Sull'origine di questo appellativo di Maccabi sono state fatte molte ipotesi, troppe per ricordarle qui. È comunque il caso di commentare che le congetture più diffuse sull'etimologia del termine Maccabi sono piuttosto inverosimili, perché basate sull'uso della lettera Kaf (מכבי), mentre il testo della Meghillà (anche nelle edizioni più antiche) scrive Maccabi con la lettera Kuf (מקבי).



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Tratto dal sito www.anzarouth.com : Meghillà di Antioco su Chanukkà, traduzione e note a cura di Ralph Anzarouth
Meglio ancora se aggiunge anche un link verso:
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