La Meghilla di Antioco: Storia del miracolo di Chanukkah, la festa dei lumi - Terza candela



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Un altro testo ebraico tradotto in italiano da Ralph Anzarouth per i lettori di ‘Maestri della Torà’


La Meghillà di Antioco - 3


La Meghillà di Chanukkà narra la storia degli avvenimenti di 21 secoli fa ed è stata divisa in 8 parti (chiamate "candele di Chanukkà") da Rav Yitzchak Ratzabi nel suo libro "Mahi Hanukkah" per facilitare la lettura di un brano in ognuno degli otto giorni di Chanukkà. Il sito dei ‘Maestri della Torà’ vi propone la storia di Chanukkà interamente tradotta in italiano:

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Terza candela di Chanukkà:


E quando il re Antioco apprese che il suo viceré Nikanor era stato ucciso, ne fu molto contrariato e mandò a chiamare Bagris il malvagio, che corrompeva il suo popolo1.


Disse Antioco a Bagris: "Sei al corrente di ciò che mi hanno fatto gli Ebrei? Hanno ucciso i miei soldati e razziato i miei accampamenti e i miei ministri. Ora, siete forse sicuri dei vostri beni o delle vostre case? Volgiamoci contro di loro e annulliamo l'alleanza che il loro Signore ha stretto con loro: lo Shabbat, la santificazione del nuovo mese e la circoncisione".


In seguito Bagris e tutte le sue armate giunsero a Gerusalemme. Uccise molte persone e decretò il divieto totale di [osservare] lo Shabbat, la santificazione del nuovo mese e la circoncisione.


E in quei giorni, quando il decreto del re era assoluto, si trovò un uomo che aveva circonciso suo figlio: presero lui e sua moglie e li impiccarono davanti al figlio2. [Ci fu] anche una donna che partorì un figlio dopo la morte del padre, lo circoncise all'ottavo giorno dalla nascita e salì sulle mura di Gerusalemme con il figlio circonciso in braccio. Disse: "Diciamo a te, Bagris il malvagio, che voi volete cancellare il nostro patto che [Hashem] ha stretto con noi, ma il patto dei nostri padri non verrà mai rimosso da noi: Shabbat, santificazione del nuovo mese e circoncisione non saranno tolti ai nostri discendenti!" Gettò suo figlio in terra, si gettò dietro a lui e perirono insieme3.


In quei giorni, molti Ebrei seguirono questa linea di condotta e rifiutarono di trasgredire l'alleanza dei loro padri.

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Note del traduttore
[1] Istigandolo all'idolatria (Kavanat Halev).
[2] In principio ci sono solo tre Mitzvot che dobbiamo osservare anche a costo della nostra vita: si tratta dei divieti dello spargimento di sangue, dell'idolatria e delle unioni proibite. Eppure gli Ebrei hanno sacrificato la propria vita anche per la circoncisione perché in tempi di persecuzioni religiose la Halakhà richiede di farlo per tutte le Mitzvot e perfino per i Minhaghim (Kavanat Halev e si veda il Talmud Bavli, trattato Sanhedrin 74).
[3] Secondo la stretta norma di Halakhà, l'obbligo di circoncidere il figlio non incombe alla madre, nemmeno in assenza del padre, ma questa donna ha voluto santificare il nome di D-o in pubblico. Ovviamente l'Ebraismo vieta assolutamente il suicidio, ma dice il Shulchan Aruch (Yorè Deà 345): "Grande è chi si suicida quando è obbligato come il re Saul, che si tolse la vita quando vide che i Filistei avrebbero fatto di lui ciò che volevano e l'avrebbero ucciso". Ovviamente, va detto con grande chiarezza che nessuno di noi è il re Saul e che oggi i Filistei non ci sono più. Lo spieghiamo ancora perché sia assolutamente chiaro: non esiste oggi nessun pretesto per giustificare o spiegare nessun atto violento commesso contro sé stessi o contro altri. Il Kavanat Halev si chiede piuttosto su quale Halakhà la madre si sia basata per permettersi di gettare il figlio.


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Tratto dal sito www.anzarouth.com : Meghillà di Antioco su Chanukkà, traduzione e note a cura di Ralph Anzarouth
Meglio ancora se aggiunge anche un link verso:
http://www.anzarouth.com/2009/12/meghilla-antioco-hanukka-3.html
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