Rabbi Shimon bar Yochai e perché gli Ebrei si dondolano - tratto dal Menuchat Nissim di Rabbi Nissim Elmaliach



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Un altro testo ebraico tradotto in italiano da Ralph Anzarouth per i lettori di ‘Maestri della Torà’


Perché gli Ebrei si dondolano?


I nostri Maestri chiesero a Rabbi Shimon [bar Yochai]: "Perché solo gli Ebrei si dondolano quando si occupano di Torà e gli altri popoli del mondo non lo fanno?" Egli rispose loro: "Mi avete ricordato un concetto importantissimo che la gente ignora e a cui non presta attenzione".


Stette seduto per un po', poi pianse e disse: "Guai a coloro che vivono come animali dei campi, senza ragionare. [...] Le anime degli Ebrei provengono dal santo lume ardente, poiché è scritto (Proverbi 20, 27): 'L'anima dell'uomo è una fiamma divina' e la luce di questa fiamma, quando è accesa dalla Torà celeste, non si calma neppure per un istante e questo è il significato del versetto (Salmi 83, 2): 'Signore, non restare in silenzio'. E una cosa simile è scritta sulle anime che evocano Hashem (Isaia 62, 6): 'Non state in silenzio', cioè non siete mai calme. La fiamma della candela, una volta che si attacca alla miccia, non si calma più; anzi, questa fiamma si dondola di qua e di là e non ha più requie. Così è per gli Ebrei, le cui anime provengono dalla stessa fiamma: appena pronunciata una parola di Torà, la fiamma si accende ed essi non possono più calmarsi: anzi, si dondolano di qua e di là, da ogni parte come la fiamma della candela, perché è scritto (Proverbi 20, 27): 'L'anima dell'uomo è una fiamma divina'."


Abbiamo appreso dallo Zohar perché ci si dondola quando si studia la Torà e quando si prega.


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Abbiamo tradotto questo brano dal libro Menuchat Nissim di Rabbi Nissim Elmaliach, uno studioso contemporaneo deceduto dodici anni fa. Il libro, che il traduttore di questo testo ha ricevuto dal figlio dell'autore, raccoglie commenti alla Parashà della settimana e numerosi insegnamenti dello Zohar. Malgrado certi argomenti di studio non siano adatti a un vasto pubblico, abbiamo scelto di pubblicare una tantum questo passaggio perché ci è sembrato relativamente accessibile anche ai fratelli Ebrei che non fossero ancora in grado di studiare testi più impegnativi. L'insegnamento originale, che Rabbi Nissim riporta molto fedelmente senza (ci sembra) aggiungere insegnamenti supplementari, si trova nello Zohar, terza parte, foglio 218b. La pubblicazione di questo testo è dedicata all'elevazione dell'anima di Rephael ben Salha di benedetta memoria, che possa riposare nel Gan Eden con gli altri giusti del Popolo Ebraico.

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Tratto dal sito www.anzarouth.com : Menuchat Nissim, Rabbi Nissim Elmaliach, traduzione a cura di Ralph Anzarouth
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