La Distrazione nello Studio della Torà di Rabbi Yossef Shalom Eliashiv

BS"D

Un altro testo di Torà tradotto per il sito dei Maestri della Torà

La Distrazione nello Studio della Torà

L’impegno nella Torà e come studiarla:
una piccola distrazione causa la perdita
di tutto ciò che si è studiato

Domanda: "Perché si dimentica così in fretta ciò che si è studiato? E come fanno le persone che invece ricordano tutto ciò che studiano? Forse ciò dipende dal tanto ripasso?"

Risposta del nostro maestro: "Dipende anche dal ripasso. Ma bisogna sapere come ripassare. Il ripasso dà risultati quando si studia un’altra volta con attenzione e nel dettaglio, proprio come si è studiato la prima volta, anziché fare un semplice ripasso di ciò che si è già studiato. Benché un ripasso effettuato in questo modo richieda più tempo, è quello che si dimostra più efficace. Ed è naturale che ogni volta lo studio si faccia più veloce perché si tratta di cose già studiate."

Domanda: "Il Rav ha detto¹ che dipende anche da questo; ciò significa che esiste un altro fattore importante..."

Risposta del nostro maestro: "Certo!"

Domanda: "Quale?"

Risposta del nostro maestro: "La cosa più importante è non distrarsi dallo studio. Sai che le parole di Torà hanno anche un altro nome? Vengono chiamate 'volo', dal versetto² 'I tuoi occhi voleranno su di lui e già non c’è più', quando si distoglie l’attenzione dallo studio, le parole di Torà vanno perse."

Domanda: "Cosa si può definire una distrazione [dallo studio] della Torà?"

Risposta del nostro maestro [qui il nostro maestro, ~~che abbia una buona e lunga vita~~ di benedetta memoria³ strizza gli occhi per un brevissimo istante, proprio un batter d’occhio, e dice]: "Questa già si chiama una distrazione...⁴" (secondo la spiegazione di Rashi: "I tuoi occhi voleranno su di lui: se [...] chiudi gli occhi sulla Torà, la dimenticherai.")

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Note del traduttore:
[1] La domanda è posta in terza persona perché così è d’uso rivolgersi rispettosamente a un Rav, a maggior ragione quando si tratta di uno dei grandi della generazione.
[2] Proverbi 23, 5. Il versetto dei Proverbi si riferisce al patrimonio del ricco. Questo insegnamento è una citazione dal Talmud Bavli, trattato di Berakhot, 5a: "'I figli di Reshef spiccheranno il volo (Giobbe 5, 7)', e il volo indica [lo studio] della Torà, come in ‘I tuoi occhi voleranno su di lui e già non c’è più’". Il paragone che conclude la citazione suggerisce che chi distoglie anche per un attimo la propria attenzione dallo studio della Torà dimentica quanto studiato.
[3] Per via dei numerosi peccati della nostra generazione Rav Eliashiv ci ha ormai lasciati e abbiamo dovuto correggere la menzione originale.
[4] L’autore delle domande aggiunge qui una nota nella quale egli manifesta il suo stupore nei confronti di chi fa programmi per acquisire la conoscenza della Torà attraverso molto studio e ripasso, eppure dimentica questo principio! Cioè, il pensiero costante della Torà, per non perdere la concentrazione nello studio.

מתוך הקובץ 'במשנתם של רבותינו' - התורה וקבלתה

L’autore delle domande è Rav Benzion Hacohen Kook, un allievo di Rav Elyashiv, che pubblicò questo testo nel suo libro "Lezioni del nostro Maestro il Gaon Rabbi Yossef Shalom Eliashiv Shlita". La discussione che abbiamo tradotto risale a 18 anni fa ed è stata ripubblicata un paio di mesi fa nella raccolta "Bemishnatam Shel Rabbotenu - La Torà e come riceverla". Questa traduzione è stata espressamente autorizzata e incoraggiata dalla redazione della raccolta. Abbiamo deciso di pubblicare questo testo in memoria di Rav Eliashiv che ci ha lasciati pochi giorni fa per sedersi alla Yeshivà celeste insieme agli altri Maestri della Torà che lo hanno preceduto. Ultimo dei giganti della sua generazione, aveva 102 anni ed era stato allievo di suo nonno, Rabbi Shlomo Eliashiv di benedetta memoria, uno dei grandi Maestri e Mekubalim della Terra d’Israele. Che possiamo avere il merito di rivederli presto qui tra i vivi insieme al nostro giusto Mashiach.

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