La Follia di Santità (dal 'Kuntrass Umaayan') di Rabbi Shalom Dovber Schneerson, Rebbe Rashab


BS"D


Traduzione di Ralph Anzarouth


La Follia di Santità


Il significato del versetto (Yoel 4, 18): "E uscì una sorgente dalla casa di D-o e irrigò il fiume di Shittìm" è il seguente: [si parla di] chi è già stato allettato dalle tentazioni e dalle follie dello Yétzer [Harà'], cioè l'istinto malvagio, riguardo a uno degli argomenti esposti in precedenza, che si tratti di:


- tentazioni e piaceri di questo mondo [per via dei quali] è stato attratto dall'appagamento naturale e animalesco proprio delle occupazioni materiali, perché dal punto di vista della sua grezza materialità egli lo apprezza molto, e [lo Yétzer] gli fa perdere il senno e la facoltà di constatare e di capire che [invece] questa [tentazione] non è per niente positiva per lui. E questo [succede] soprattutto quando si tratta di divieti, che D-o ci salvi, perché anche in questo lo spirito di follia dello Yétzer Harà' ha il sopravvento su di lui, lo distoglie e gli nasconde la verità, dicendogli che malgrado questa [trasgressione] non si viene proscritti e si rimane ebrei. E quindi [questo peccatore] si compiace in cuor suo, dicendo che la scamperà, che nessuno lo vede e nessuno conosce i suoi affari e le sue azioni – ma tutte queste sono fantasie illusiorie e totalmente menzognere, come già lungamente spiegato in precedenza. Ed egli, per via della sua grezza materialità, è intrappolato in quello spirito di follia1.


Oppure di:


- attività commerciali, molteplici impegni o una quantità di noie e di guai, tali da impedirgli di fissare dei tempi per lo studio regolare della Torà e di pregare come si deve. E poiché è spesso immerso in una delle attività di cui sopra – onore fasullo appioppatogli dallo Yétzer Harà' per distoglierlo dalla via della verità – e non ha la capacità di prevalere su di esso con il senno ed i ragionamenti opportuni di cui sopra, per colpa dell'impeto della sua grezza materialità (che aumenta col passare del tempo, come scritto nel libro Tanya, cap 13: "E al contrario, col passare del tempo, più si alimenta [lo Yétzer] dedicandosi a mangiare e a bere, più questi si accresce"), perché quando si dedica a una delle attività in cui è immerso, egli è del tutto estasiato dall'impulso naturale e animalesco, perde il senno e la ragione, e di conseguenza si abbandona alla follia; e per di più, le forze della sua anima divina sono deboli dentro di lui, perché (Zohar, parte prima, foglio 180b) "Ciò che giova al corpo, indebolisce l'anima" - per tutti questi motivi non può seguire la via del senno e dei giusti ragionamenti.


E questa è la soluzione ideale per prevalere sullo spirito di follia dello Yétzer Harà'; e questo è il significato di "fiume di Shittìm" 2 : comportandosi secondo una follia di santità, ovvero dominando sé stesso con il coraggio di un leone [e imponendosi] di agire all'opposto dello Yétzer Harà', senza alcuna replica od obiezione e senza alcun calcolo bensì con grande energia, egli farà l'esatto opposto di [ciò che necessita] quell'attività in cui è immerso, nella lista di cui sopra, e che non si preoccupi assolutamente del proprio futuro. E le anime degli Ebrei hanno la forza [per agire] in questo modo, poiché hanno un'energia che va al di là della comprensione razionale e che è il lato positivo della [loro] testardaggine; e questo aspetto è il significato di "E uscì una sorgente dalla casa di D-o", e lassù [nel mondo spirituale] esso è la parte interiore della Saggezza, laddove essa si unisce alla Corona, mentre nello spirito [umano] questo aspetto è parte integrante dell'anima, che è al di sopra della comprensione razionale.


E questo è [il significato di] "E uscì una sorgente dalla casa di D-o e irrigò il fiume di Shittìm": la forza insita nell'anima ha l'energia necessaria per prevalere sullo spirito di follia dello Yétzer Harà' e per trasformarlo in follia di santità, per combattere una battaglia campale con grande energia e agire, riguardo al [problema] specifico in cui [quell'individuo] è immerso, che D-o ci salvi, esattamente all'opposto del proprio piacere naturale.


E quando si comporterà così per un periodo prolungato, riuscirà in questo modo a indebolire la propria grezza materialità e la propria propensione naturale e animalesca; e prevarrà [invece] in lui la sensibilità che proviene dalle forze palesi della sua anima divina e potrà allora trovarsi al livello di conoscenza della santità, come è scritto (Proverbi 3, 6): "ConosciLo in tutte le tue vie", cioè che non perda la testa con lo spirito di follia dello Yétzer Harà', per carità, né nelle attività materiali necessarie per il sostentamento e la vitalità del suo corpo, né nelle attività commerciali [quotidiane]; anzi, che [scelga] il campo della vera ragione divina e che continui la sua marcia con sicurezza.


Riassunto: ogni ebreo ha la forza delle lettere מה della saggezza dell'anima3, e questa è la sorgente che irriga anche il fiume di Shittìm. Colui che si facesse intrappolare dalle tentazioni dello Yétzer Harà' deve destare questa forza, e con le sue energie agire concretamente in direzione contraria rispetto all'impulso naturale. E in questo modo [egli] purificherà la propria grezza materialità e si comporterà secondo la conoscenza della santità.


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Note del traduttore
[1] Per l'espressione "spirito di follia" si veda il Talmud Bavli, trattato di Sotà, foglio 3a
[2] Shittìm ha la stessa radice di Shtùt, follia
[3] La parola Chokhmah חכמה, cioè saggezza, si può dividere in כח מה, cioè appunto la forza di מה.

Tratto da 'Kuntres Umaayan', articolo 28, capitolo 1
Il Rebbe Rashab è il quinto Admor della Chassidut Lubavitch.
Testo originale in Ebraico riprodotto da Dvar Malchus

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