Sillabe in Lingua Santa – di Rabbi Anania Coen, tratto da Zemirot Israel (Canti Ebraici)



Traduzione di Ralph Anzarouth

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E se veramente desideri saperne di più sulla natura della nostra lingua1 e mettere alla prova ciò che ho brevemente spiegato in precedenza, volgi il tuo sguardo alle parole sante e conta le sillabe di ognuna di esse: non troverai nessun vocabolo più lungo di sei sillabe tra le parole Milrà2 e di sette sillabe tra le parole Mil’el3; e ciò include le parole declinate4 e [quelle che includono] particelle alla loro destra5. Questo perché le coniugazioni verbali ricche in sillabe, che sono quelle chiamate haf’el, nif’al e hitpa’el, sono composte da tre sillabe, ma una volta declinate al femminile o al plurale [diventano] quattro sillabe, come in: Téfakedi, Hipakedi, Titpakedu.


E troverai una sola parola Milrà composta da sette sillabe: Vehaachashdarpenim6, perché non fa parte della nostra lingua, come è noto. E comunque sono ben poche le parole Milrà composte da sei sillabe e le parole Mil’el composte da sette sillabe.

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Note del traduttore:
[1] Si tratta della Lingua Santa.
[2] Il cui accento cade sull’ultima sillaba.
[3] Il cui accento cade sulla penultima sillaba.
[4] Femminile, plurale, femminile/plurale.
[5] La lingua santa si scrive, com’è noto, da destra a sinistra. Preposizioni e articoli consistono quasi sempre in una lettera che viene attaccata all’inizio della parola, quindi alla sua destra, come un prefisso. In questo caso la parola in questione si allunga di una o più sillabe.
[6] Questa parola significa “satrapi” e si trova nel libro di Ester. Abbiamo già tradotto un testo di Rabbi Samuele Archivolti che ne spiega l’origine composita.

Rabbi Chanania Elchanan Chai Hacohen, chiamato a volte Graziadio Vita Anania Coen, visse circa due secoli fa e fu rabbino a Reggio Emilia e in altre comunità italiane. Fu anche rabbino capo di Firenze. Questa breve opera, intitolata “Zemirot Israel”, fu pubblicata durante la residenza di Rabbi Chanania a Carpi, come indica il frontespizio dell’edizione del 1753. Essa tratta di temi che abbiamo trattato poco finora: poesia ebraica, metrica ebraica, canti ebraici e musica ebraica. Chi volesse studiare questo brano in lingua originale, può consultarlo online grazie alla cortese premura del sito hebrewbooks.org: sono le prime tredici righe di pagina 21. -------------------------------------------------------------------------------------

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Tratto dal sito www.anzarouth.com : Zemirot Israel, Rabbi Anania Coen, traduzione di Ralph Anzarouth
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