Il Sostentamento del Giusto - Commento di Rabbi Akiva Eiger al Salmo 37



Un altro testo ebraico tradotto in italiano da Ralph Anzarouth per i lettori di ‘Maestri della Torà’

BS"D


"E non ho mai visto un giusto abbandonato e i suoi figli chiedere del pane"
[Salmo 37, 25]


E questo [versetto] stupisce: non abbiamo forse visto figli di giusti tendere la mano per chiedere del pane?


Ma la spiegazione viene dalla Ghemarà (Talmud Bavli, trattato Eruvin 22a): Rav Ada si occupava di Torà e sua moglie gli chiese cosa avrebbe dato da mangiare ai suoi figli. Egli le rispose: "È forse esaurita la verdura che cresce nel lago1?


Cioè il giusto, anche quando vede che ai suoi figli manca il pane (che D-o ce ne scampi), ciononostante rimane solidamente ancorato alla sicurezza che ripone nel Signore benedetto e non si preoccupa di ciò che manca ai suoi figli in questo mondo.


E questo è il significato di "E non ho mai visto un giusto abbandonato": il giusto non può mai essere definito "abbandonato" (che D-o non voglia) e perfino quando vede che "i suoi figli chiedono del pane", malgrado ciò egli conserva la sua coraggiosa sicurezza.

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Nota del traduttore:
[1] Il termine aramaico usato dal Talmud suggerisce la verdura in generale o le canne lacustri in particolare (Rav Adin Steinsaltz pensa si tratti del gramignone natante, che è commestibile e saporito). In ogni caso, Rav Ada spiega in questo modo alla moglie che, benché poveri, finché esiste cibo disponibile liberamente non c'è di che preoccuparsi per il sostentamento della famiglia.

Testo di Rabbi Avika Eiger (Eger o Iger), tratto dal Talelei Orot pubblicato a Sanz nel 5696. Questo Maestro ungherese visse in Europa dell'Est due secoli fa. È noto in particolare per la sua grande devozione e per il suo importante commento al Talmud. I suoi discendenti hanno pubblicato di recente una raccolta delle sue opere, da cui abbiamo attinto questo breve passaggio. Il versetto citato, tratto dal Salmo 37, è incluso nella parte conclusiva di quasi tutte le versioni della Birchat Hamazon (la benedizione dei pasti).


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Tratto dal sito www.anzarouth.com : Talelei Orot, Rabbi Avika Eiger, traduzione di Ralph Anzarouth
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