Meam Loez sul Libro di Ester, Midrash di Purim di Rabbi Rephael Hiya Pontremoli, versetto 6.4


BS"D


Traduzione di Ralph Anzarouth



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Meam Loez, Meghillat Ester 6, 4


4: Il re disse: "Chi c’è nel cortile?" E Hamman stava entrando nel cortile esterno del palazzo del re per dire al re di impiccare Mordekhai sulla forca che aveva fatto preparare per lui.

Quando il re vide i segni che [i giovani] gli stavano facendo per fargli capire che la persona che stava lì fuori era la stessa persona che aveva impedito loro di dare la ricompensa, chiese: "Chi c'è nel cortile?". Cioè: "chi è colui che ve lo ha impedito e che state indicando lì fuori?" E voglio anche sapere chi è colui che abbiamo elevato di rango senza che ne sia degno, come risulta dalla vostra affermazione secondo la quale "non gli venne concesso nulla": cioè proprio a Mordekhai non abbiamo concesso nulla, ma a qualcun altro che non ne è degno invece sì.


E c'è chi invece interpreta "Non gli venne concesso nulla" in questo modo: non solo Mordekhai non ha ricevuto alcun vantaggio materiale da questa vicenda, ma non gli è stata rivolta nemmeno una parola di ringraziamento. E questo è il significato di "Non gli venne concesso nulla".1


C'è anche chi interpreta così la frase "Chi c'è nel cortile?": chi è il responsabile agli affari della corte, che si è macchiato di una così grande ingiustizia, privando Mordekhai di un compenso per la sua buona azione?


E Hamman stava entrando nel cortile esterno del palazzo del re. In quel momento Hamman si trovava nel cortile ed era venuto per chiedere al re di impiccare Mordekhai sulla forca che aveva preparato per lui. Infatti, benché sua moglie gli avesse suggerito di recarsi dal re [l'indomani] mattina, Hamman non era riuscito ad aspettare fino al mattino, tanto era il suo odio per Mordekhai. E poiché la sua intenzione era quella di impiccare il re, con l'aiuto del re di Grecia, per aver messo a morte Bigtan e Teresh suoi parenti2, per questo motivo [il testo della Meghillat Ester] dice "che aveva fatto preparare per lui".3 Anche questo avvenne per intervento di Hashem. E così come la morte di Vashti fu causata dalle parole di Hamman, ciò che elevò Ester [al rango di regina], allo stesso modo anche il successo di Mordekhai fu causato da Hamman, perché i malvagi si perdono sempre per colpa della loro bocca. E di sfuggita dissero del male di Hamman, ché era venuto alla corte del re a un'ora così inopportuna4; e non aveva salutato nessuno.


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Note del traduttore:
[1] Questa frase include il termine "Davar" che significa "parola": si può quindi interpretare questa espressione dicendo che a Mordekhai non fu rivolta nemmeno una parola di ringraziamento.
[2] Si veda il testo del Meam Loez 5, 14.
[3] L'espressione "per lui" è ambigua: il senso immediato suggerisce che si parli di Mordekhai, ma il Midrash ritiene che Hamman volesse usare questa forca anche per il re Achashverosh.
[4] Ricordiamo che non era ancora arrivata l'alba.

Anche questo brano e la sua pubblicazione sono dedicati alla Refuà di Rav Elyashiv, Yossef Shalom ben Chaya Musha, che meriti una lunghissima vita in ottima salute fino all'arrivo del nostro giusto Mashiach.




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Tratto dal sito www.anzarouth.com : Meam Loez, Rabbi Rephael Hiya Pontremoli, traduzione a cura di Ralph Anzarouth.
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