Meam Loez sul Libro di Ester, Midrash di Purim di Rabbi Rephael Hiya Pontremoli, versetto 6.5


BS"D


Traduzione di Ralph Anzarouth



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Meam Loez, Meghillat Ester 6, 5


5: I giovani del re gli risposero: "Ecco, Hamman sta fermo nel cortile". E il re disse: "Venga!"

Sappiate che quando raccontarono al re ciò che Mordekhai aveva fatto, si calmò, riproponendosi di accordare già l'indomani a Mordekhai la ricompensa che meritava; e di chiedergli anche perché Ester avesse invitato Hamman ben due volte; e anche il significato del sogno, nel quale aveva visto Hamman tentare di assassinarlo: possibile che si tratti di una congiura ordita insieme a Ester? E come fare per scongiurarla?


Era ancora assorto in questi pensieri quando rivide in sogno Hamman dritto sopra di lui, con in mano la sua spada sguainata, pronto a uccidere il re insieme a Ester. Proprio nell'istante in cui vide in sogno questa immagine, Hamman bussò alla porta del cortile del re ed entrò senza aver ricevuto il permesso. Era ancora prima dell'alba, perché Hamman voleva impiccare Mordekhai all'ora della lettura dello Shemà, come vedremo. Il re fu preso da un grande spavento e si destò dal sonno, dicendo: "Ora mi è chiaro che Ester non ha nessuna intenzione malvagia nei miei confronti, dato che ho visto che Hamman vuole ucciderla insieme a me". In quell'istante il re chiese "Chi c'è nel cortile? C'è forse qualcuno che sappia spiegare il mio sogno? E chi è che bussa alla porta? Svegliarmi così presto, proprio appena ero riuscito ad addormentarmi, significa venir meno alle regole dell'educazione. È certo che la sua visita non presagisce niente di buono".


I giovani paggi risposero al re: "Ecco, Hamman sta fermo nel cortile. Egli bussa alla porta ma non entra, restando fermo nel cortile: ed è li da un sacco di tempo... eppure è ancora lì che aspetta. E non sappiamo perché sia venuto qui. E abbiamo indicato quest'uomo col dito, dicendo "Non gli venne concesso nulla" per spiegare che a causa di Hamman non abbiamo potuto accordare nessun favore a Mordekhai. E se vuoi sapere di chi ti abbiamo detto che si mostra amico ma in realtà è un nemico, si tratta di lui. E ciò che hai visto in sogno è la verità e non hai bisogno di saggi che ti spieghino l'arcano, perché la spiegazione è molto semplice. Hashem benedetto ti ha mostrato la soluzione in sogno perché ti ama, perciò ti ha mostrato un sogno chiaro, affinché tu ti metta in salvo senza perdere tempo e che tu diffidi di quello lì come si diffida di un assassino. E la prova che il sogno rispecchia la verità sta nel fatto che Hamman è lì nel cortile, dove Hashem benedetto l'ha portato affinché tu veda da sveglio e con tuoi propri occhi che è venuto a quest'ora per ucciderti. Infatti, Hamman viene tutti i giorni dopo gli altri ministri, essendo lui il più importante di tutti, mentre oggi è venuto molto più presto, al contrario delle sue abitudini, ciò che è molto sorprendente. E questo ti dimostra che è stato mandato dal Cielo a quest'ora per farti capire che il tuo sogno corrisponde al vero e che anche noi, affermando che egli ci ha impedito di premiare Mordekhai, ti abbiamo detto la verità. E sarebbe molto appropriato che tu oggi ripaghi Mordekhai attraverso Hamman, che è stato mandato qui per questa finalità. E anche perché Hamman ha acquisito importanza grazie a Mordekhai, senza la cui rivelazione riguardo al complotto di Bigtan e Teresh non saresti in vita e non avresti potuto elevare Hamman, che ti ha fatto sposare Ester. E anche se l'hai sposata, non è stata lei a salvarti ma Mordekhai, e quindi Hamman è in debito con lui, perciò la ricompensa [di Mordekhai] deve essergli data attraverso Hamman".


In quel momento disse il re: "Ciò che ho visto in sogno è vero: certamente Hamman è venuto a quest'ora per uccidermi; e non l'ho visto in sogno ma da sveglio, poiché me l'hanno mostrato dal Cielo. La prova è che è rimasto fermo lì fuori, perché se avesse voluto entrare sarebbe entrato, visto che è lui che concede le autorizzazioni a entrare nel palazzo del re. E se è rimasto fuori, ciò significa che voleva prima accertare che tutti dormissero, e poi mi avrebbe ucciso. E poiché ci ha trovati svegli, lui sta lì fermo per cercare una scusa fasulla che giustifichi la sua visita. Perciò, che venga!" E per questo è scritto:


E il re disse: "Venga!": Come a dire: "Ho capito perché sta indugiando, ma che venga comunque!" E il re ordinò di non chiamarlo, ma di lasciarlo lì dov'era, finché entrerà di sua iniziativa. Perciò non è scritto che il re avesse chiesto di far venire Hamman, ma solo "Venga!", cioè venga di sua iniziativa.


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La pubblicazione di questo commento al quinto versetto del sesto capitolo del Meam Loez sulla Meghillà Ester è dedicata all'elevazione dell'anima di Simantov ben Ester di benedetta memoria, in occasione del 25 di Shevat, secondo anniversario della sua scomparsa. Speriamo di vederlo preso tra i vivi insieme al nostro giusto Mashiach e agli altri giusti del mondo.




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Tratto dal sito www.anzarouth.com : Meam Loez, Rabbi Rephael Hiya Pontremoli, traduzione a cura di Ralph Anzarouth.
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