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Traduzione di Ralph Anzarouth
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Meam Loez, Meghillat Ester 6, 13
È già stato spiegato che Hamman aveva 365 consiglieri. Appena essi ebbero notizia della disgrazia di Hamman si raccolsero per consolarlo del lutto per sua figlia e per piangere con lui per ciò che aveva subìto. E poiché si vergognava di raccontare ai suoi amici l'umiliazione che aveva patito, ne parlò solo a sua moglie ma gli amici l'appresero ugualmente. E potete notare che il giorno prima, una volta tornato dal banchetto, aveva mandato a chiamare i suoi amici e sua moglie Zeresh per raccontare loro la sua gioia; invece stavolta non mandò a chiamare quelli che gli avevano consigliato di preparare un'altissima forca per poterci impiccare Mordekhai l'indomani mattina, perché senza questo [consiglio] non sarebbe incorso in questo guaio1. Chiese loro di analizzare se ciò che le stelle predicevano per gli Ebrei fosse negativo e scoprirono invece auspici positivi per Mordekhai, di cui Hamman è diventato il servo. E poiché sua moglie e i suoi amici erano molto contrariati, furono incapaci di dargli un qualsiasi consiglio. I savi cominciarono a parlare e Zeresh fu d'accordo con loro. Perciò è detto "I suoi savi e la moglie Zeresh gli dissero".2
Inoltre, poiché era stata Zeresh a consigliargli di preparare la grande forca e per colpa sua si era recato dal re, Hamman smise di prendere in considerazione il suo parere dicendole: "Ora puoi constatare che non sei in grado di dare un buon consiglio e che i miei amici sono più saggi di te!" Perciò Zeresh tacque e furono i savi a prendere la parola per primi, a differenza della prima volta, riguardo alla quale è detto (Ester 5, 14): "E gli dissero la moglie Zeresh e tutti i suoi amici", invece stavolta gli parlarono "i suoi savi" e poi "la moglie Zeresh". Difatti stavolta si era accorto che erano saggi e gli avevano dato un buon consiglio, ma il Santo, benedetto Egli sia, non voleva che il loro consiglio andasse a buon porto, perciò non poterono concludere il loro discorso, perché nel frattempo erano venuti in fretta a cercare Hamman per condurlo al banchetto preparato da Ester e non poteva restare ad ascoltare il consiglio. Vedendo che sua moglie e i savi erano confusi, Hamman disse loro: "Non pensate che io mi sia scontrato con Mordekhai uscendone sconfitto. Anzi, ho ancora l'intenzione di impiccarlo! Ma poiché il re aveva un debito con Mordekhai e temeva che questi gli chiedesse di annullare le lettere in cambio del favore prestato, si è adoperato per per ripagarlo rapidamente del debito. E anch'io volevo fargli onore per impedirgli di appigliarsi a qualsiasi pretesto per formulare una richiesta, dato che gli ho dato ben più di quanto meritasse. E ora troverò un momento opportuno per impiccarlo con un pretesto qualunque. Stando così le cose, non dovete essere contrariati per ciò che è successo oggi, perché a partire da adesso non potranno più trovare un modo per scampare a me. E tutto ciò è accaduto per caso." Infatti, il testo dice "ciò che gli era accaduto".3 Cioè, un caso come questo non si sarebbe presentato tutti i giorni, perché riteneva che la fortuna degli Ebrei fosse in fase discendente. E quindi si trattava di un caso fortuito, come a volte succede che cada la pioggia nei mesi di Tammuz o di Av4 e subito dopo torna il caldo.
I savi gli risposero: "Ciò che dici vale per tutte le altre nazioni ma non per gli Ebrei, perché non sono sottomessi alla fortuna5 e sono paragonati alla polvere e alle stelle perché possono cadere bruscamente fino al livello della polvere e risalire all'improvviso fino al livello delle stelle. Perciò, se Mordekhai appartiene alla stirpe degli Ebrei, che leggono lo Shemà due volte al giorno, e a maggior ragione se appartiene alla stirpe del re Shaul, colui che ha dato inizio alla tua sventura catturando Aggag6, allora non è un caso come credi tu bensì l'inizio della disfatta. E benché tu veda Mordekhai cadere, cadrai tu comunque dinanzi a lui. E non pensare che sia cosa facile impiccare Mordekhai, perché tu stesso hai proclamato davanti a lui "Così vien fatto all'uomo che il re vuole onorare!" Questo è stato proprio un fiasco colossale: come pensi di poter impiccare un uomo che il re vuole onorare?" E per questo gli dissero "anzi soccomberai dinanzi a lui: col proclama che hai fatto la tua fortuna è crollata e non potrai confrontarti a lui. È meglio che tu smonti la forca, scappi dalla città e ti nasconda da Mordekhai." I savi gli dissero anche: "Così come i re antichi erano stati sconfitti da Abramo nella valle dei Shidim e scapparono da lui; Avimelekh fu sconfitto da Isacco e non ebbe scampo finché non gli diede soddisafazione; Giacobbe lottò con l'angelo ed ebbe la meglio; Moshé e Aronne fecero annegare Faraone e tutta la sua schiera per ordine di Hashem benedetto; e tutti i re che hanno provato a a fare del male agli Ebrei alla fine sono caduti in mano loro. E sappi che tre ebrei, Hanania Mishael e Azaria, rifiutarono di obbedire a Nabuccodonosor e furono gettati nella fornace ardente da cui uscirono del tutto indenni. E anzi ne uscirono delle lingue di fuoco che bruciarono coloro che avevano detto maldicenze su di loro. E adesso, se Mordekhai appartiene alla stirpe di quegli Ebrei e se hai cominciato a soccombere dinanzi a lui non potrai sopraffarlo; e se ti opporrai a lui con ostilità non avrai nessun modo di farcela. E sappi che Ester è ebrea e sta tramando per farti cadere nella sua rete: la prova ne è che ha fatto chiudere tutti i bagni e tutti i negozi in onore di Mordekhai e non la interessava assolutamente il fatto che hai dovuto umiliarti e trasformarti in inserviente dei bagni e barbiere, oltre che dover condurre Mordekhai con le tue proprie mani.
Stando così le cose, non puoi in nessun modo evitare di crollare a terra due volte davanti alla stirpe di Shaul, che apparteneva alla tribù di Binyamin: la prima [caduta] è che Ester ti farà impiccare; la seconda è che i tuoi figli saranno impiccati. Devi andare dal re e giustificarti con lui, spiegandogli che non sapevi che Ester fosse ebrea. E che ora sei pentito e che tu stesso chiedi di annullare le lettere. E ti consigliamo anche di andare da Mordekhai e di cadere ai suoi piedi, per annullare il decreto che incombe su di te. E sappi che chiunque si umilia da sé può sperare di risollevarsi; perciò, anziché aspettare di essere costretto a umiliarti davanti a lui, fallo di tua spontanea volontà e ripetutamente: non provare più a combatterlo e se seguirai questi consigli avrai la vita salva".
Il motivo per il quale il testo ha menzionato i savi prima di sua moglie Zeresh è che così si usa fare: fintantoché un uomo è importante, nessuno si sente più saggio di lui e nessuno osa aprire la bocca prima di sua moglie. Perciò in precedenza il testo aveva detto7 "E gli dissero la moglie Zeresh e tutti i suoi amici:", Invece adesso che [Hamman] era triste e col capo coperto, capirono che quello era l'inizio della sua caduta e si sentirono più saggi di lui, permettendosi pure di aprire la bocca ancora prima che sua moglie si esprimesse.
Ed è detto "E Hamman raccontò alla moglie Zeresh e a tutti i suoi amici ciò che gli era accaduto, perché secondo lui tutto ciò era fortuito e non aveva capito che quello era l'inizio della sua caduta definitiva. Gli dissero anche: "Non attribuire la cosa al caso e non accusare noi di averti causato tutto ciò. Devi infatti sapere che non si tratta di un caso ma anzi, tutto è successo [per mano] della Provvidenza, perché hai voluto perseguitare gli Ebrei. E poiché Mordekhai, dinanzi al quale cominciasti a cadere, è della stirpe degli Ebrei, sarà come con Amalek davanti a Giosué e con Aggag davanti [al re] Shaul, tu soccomberai dinanzi a lui!".
E c'è chi dice che la loro intenzione era questa: "Se appartiene alla tribù di Binyamin, tu soccomberai dinanzi a lui!" Perché la stirpe di Esaù cadrà solamente per mano dei figli di Rachel, perciò gli suggerirono di indagare se [Mordekhai] appartenesse a quella famiglia dinanzi alla quale cominciarono a cadere i suoi antenati. E i nostri Maestri interpretarono così il loro discorso: "Se egli appartiene a un'altra delle tribù d'Israel, forse puoi trovare una soluzione. Ma se appartiene agli Yehudim, cioè alle tribù di Yehudà, Menashé, Efraim o Binyamin, in questo caso non c'è per te nessun rimedio". Come è scritto (Salmi 80, 3): "Desta la Tua potenza davanti a Efraim, Binyamin e Menashé e vieni a soccorrerci!"; ed è scritto "davanti a Efraim ecc." per dire che cadrà proprio davanti a loro. E su Yehudà è scritto (Bereshit 49, 8): "La tua mano è sul collo dei tuoi nemici". Quanto a Menashé ed Efraim, è scritto del loro padre (Devarim 33, 17): "Le sue corna sono come quelle di un bufalo"; e di Binyamin è detto (Bereshit 49, 27): "Binyamin è un lupo feroce". Tutto ciò indica la loro forza.
Inoltre, "Tu soccomberai dinanzi a lui!" perché questa nazione è paragonata alla polvere e alle stelle: se cominciano a salire, salgono fino in cielo, come è detto: "Poiché Mordekhai, dinanzi al quale cominciasti a cadere, è della stirpe degli Ebrei", il che significa che aveva cominciato a salire e quindi poi salirà fino al cielo e allora sicuramente "Tu soccomberai dinanzi a lui!". E dissero anche che così come Shaul ebbe pietà di Aggag permettendo a te di nascere, anche i suoi discendenti sono misericordiosi. E se cadrai ai piedi [di Mordekhai] e invocherai la sua grazia, egli avrà pietà di te. Vediamo qui la grande sconfitta [di Hamman]: aveva fatto così grandi sforzi per piegare Mordekhai e farlo cadere davanti a lui ed ecco che gli è imposto di cadere davanti a Mordekhai e Ester.
Il motivo per il quale essi vengono qui definiti "savi" è che intuirono ciò che sarebbe successo in seguito e gli dissero di stare attento a non cadere un'altra volta davanti a lui, perché in questo caso la caduta sarebbe stata definitiva.
Un altro commento su "se è della stirpe degli Ebrei ecc.": pensavano che malgrado [Mordekhai] fosse ebreo, forse era un convertito e non era di origine ebraica. Perciò gli suggerirono di indagare e di controllare bene se egli fosse veramente di stirpe ebraica, nel qual caso non ci sarebbe stata nessuna soluzione. Ancora un commento su "Se Mordekhai è della stirpe degli Ebrei ecc.": essi sono al colmo della disgrazia mentre tu [Hamman] sei all'apice del tuo successo e ciononostante cominciasti a cadere dinanzi a lui, significa che la situazione è critica e evidentemente la ruota si è messa a girare nel senso contrario.
Altri spiegarono l'espressione "se Mordekhai è della stirpe degli Ebrei ecc." dicendo che malgrado fosse noto che [Mordekhai] era della stirpe degli Ebrei, iniziarono a parlare usando il condizionale per non spaventare Hamman così all'improvviso8.
Note del traduttore:
[1] Sembra di capire che non li mandò a chiamare, ma vennero da soli.
[2] Cioè non vengono menzionati i suoi amici più stretti, che erano troppo contrariati per dare consigli, bensì i savi che erano meno intimi e che quindi presero la parola.
[3] Le espressioni "era accaduto" e "per caso" usano la stessa radice קרה.
[4] In piena estate.
[5] Si veda il Talmud Bavli, trattato di Shabbat 156a.
[6] Si veda l'episodio del re Shaul e Aggag nel Primo Libro di Samuele, cap. 15. Hamman discendeva da Aggag, come precisato nella Meghillat Ester 3, 1.
[7] Ester 5, 14.
[8] In pratica questi consiglieri di Hamman non volevano che si rendesse contro in una volta sola della portata della sua disfatta, preferendo una tecnica più graduale.
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Tratto dal sito www.anzarouth.com : Meam Loez, Rabbi Rephael Hiya Pontremoli, traduzione a cura di Ralph Anzarouth.È richiesto di aggiungere anche un link verso:
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