Articolo sui Princìpi - Cap 3. Torà e Precetti (Maamàr Haikarìm) di Rabbi M. Ch. Luzzatto


BS"D



Torna al Capitolo 2



Traduzione di Ralph Anzarouth


3. La Torà e i Precetti


La [ragione] principale della creazione consiste nella volontà del Creatore benedetto di creare l'uomo, affinché questi si unisca a Hashem benedetto e affinché possa egli ricevere il vero bene. Questo avviene ponendo davanti [all'uomo] due opzioni, una buona e una cattiva e dandogli la possibilità di scegliere quella che vorrà; e quando sceglierà consciamente e volontariamente quella buona rifiutando quella cattiva, allora riceverà il bene vero ed eterno. E difatti, tutte le altre creature sono state create unicamente perché la Volontà Superiore le ha considerate necessarie al fine di fondare un mondo completo dove, come spiegato in precedenza, verrà collocato l'uomo, che potrà così servire D-o benedetto e ottenere in questo modo il vero bene. Seppure non ci sia dato di comprendere perché il mondo abbia bisogno di tutte quelle creature, in ogni caso ciò che ci è stato trasmesso dai nostri Maestri di benedetta memoria è che l'uomo è il cardine [della creazione], che per lui sono state create tutte le altre creature e che il [fine] supremo della creazione dell'uomo è di fargli meritare il vero bene.


E quindi la Saggezza Superiore ha ritenuto che per fargli ottenere questo vero bene sia opportuno metterlo dapprima alla prova e che la passi con successo. Per questo ha creato un mondo affinché sia il luogo in cui si svolge la prova, cioè in cui ci siano una realtà buona e una cattiva, in modo da offrire [all'uomo] la possibiltà di rifiutare quella cattiva e di scegliere quella buona.


E infatti, la vera presenza del bene e del male consiste nel fatto che il Signore, benedetto Egli sia, ha collocato nel mondo la Kedushà ("santità") e la Tum'à ("impurità"). La Kedushà è la vicinanza a D-o benedetto e la Tum'à è invece la lontananza da Lui. La Kedushà è l'influsso che il Signore, benedetto Egli sia, trasmette a chi ne è degno e [anche] l'ispirazione che infonde in lui; la Tum'à consiste nell'allontanamento di D-o e nel Suo distacco. E la verità è che il Signore, benedetto Egli sia, ha creato per questa funzione delle forze spirituali, dalle quali vengono diffuse l'oscurità e l'abominio, tali che in ogni luogo in cui si trovi quell'abominio, si allontana la Kedushà e scompare la luce di Hashem benedetto: quelle [forze spirituali] si chiamano "Forze della Tum'à".


Inoltre il Signore, benedetto Egli sia, ha dato facoltà alle azioni dell'uomo di evocare le matrici celesti, cioè di attirare a sé la luce di abbondanza della santità di D-o benedetto e la luce della Sua bontà, oppure [nel caso contrario] di attrarre quell'abominio e quella Tum'à. E difatti ha designato per lui delle azioni attraverso le quali si attira la Kedushà e gli ha ordinato di compierle sempre: esse sono le Mitzvòt (i precetti). E ha designato azioni con le quali si attira l'abominio e gli ha ordinato di astenersi dal compierle e queste sono le trasgressioni.


E infatti, l'unico vero bene è l'unione con D-o benedetto. E abbiamo già spiegato che i precetti sono ciò che attrae l'abbondanza della santità di D-o benedetto e la luce della Sua bontà, perciò essi sono gli strumenti per ottenere il vero bene, poiché chi ha insistito costantemente a santificarsi con l'abbondanza della santità di D-o benedetto merita di unirsi a Lui e di fruire del vero bene. Chi [invece] ha insistito a impurificarsi con l'abominio di cui abbiamo parlato non sarà degno di unirsi a Lui e ne verrà allontanato. Comunque, in tutte queste cose ci sono molti livelli, sia nell'abbondanza della santità sia nell'abominio di cui abbiamo trattato. Ed è così pure riguardo al bene che viene acquisito con le buone azioni e il distacco [da D-o] che l'uomo subisce a causa delle cattive azioni e questa è la vera differenza di valore tra una persona e l'altra, come spiegheremo nuovamente in seguito, con l'aiuto del Cielo.


E devi sapere che così come viene data all'uomo la possibilità di attirare a sé la santità o l'abominio, così gli viene concesso con la forza delle sue azioni di attirare santità o abominio su tutto il creato. Quindi tutta la creazione può essere corretta o corrotta dall'uomo e questo sarà considerato un merito per i giusti che fanno del bene al creato e come demerito per i malvagi che lo corrompono, come spiegheremo in seguito.


Inoltre, il sistema attraverso il quale l'umanità attira quegli influssi funziona grazie alla relazione di cui abbiamo parlato in precedenza tra gli esseri [del mondo] inferiore e le forze [del mondo] superiore, cosicché quando uno degli esseri agisce quaggiù, il suo movimento viene percepito dalla forza che gli corrisponde in alto e di conseguenza quest'ultima provocherà un certo risultato per mezzo degli influssi. Poiché, se l'azione di cui stiamo parlando fa parte dei precetti, la forza preposta [su quell'individuo] si rinforza e attira un influsso di santità da parte di D-o benedetto, in conformità all'azione iniziale. E se l'azione [commessa] è [invece] una di quelle vietate, essa provoca una menomazione nella forza superiore in conformità alla cattiva azione in questione e di conseguenza svanisce la luce di D-o benedetto e si allontana; e si desterà invece una delle forze impure antitetiche agli influssi della santità che è scomparsa e da quella [nuova forza] si rinforzerà l'abominio conformemente alla [cattiva] azione che è stata compiuta. Allo stesso modo, grazie alla Teshuvà la menomazione verrà eliminata, la forza di Tum'à non avra più facoltà di agire e l'influsso della santità ritornerà e potrà [nuovamente] avere effetto come è giusto che sia.


Testo originale in Ebraico
Our translation into English - Nostra traduzione in inglese


--------------------------------------------------------------------------------------

Av 5769. Tutti i diritti sono riservati. Per saperne di più sul Copyright
Chiunque volesse citare, riprodurre o comunicare al pubblico in ogni forma e con qualunque mezzo (siti Internet, forum, pubblicazioni varie ecc.) parti del materiale di questo sito, nei limiti previsti dalla legge, è tenuto a riportare integralmente una dicitura, che per questa pagina, così come per tutti i 10 capitoli del Maamar Haikarim è:

Tratto dal sito www.anzarouth.com : Maamar Haikarim, Rav Moshe Haim Luzzatto, Edizioni Morashàa, traduzione e note a cura di Ralph Anzarouth
È richiesto di aggiungere anche un link verso:
http://www.anzarouth.com/2008/08/3-tora-e-mitzvot.html
--------------------------------------------------------------------------------------