L'importanza della preghiera - dal "Benativ Haemunà" di Rabbi Levi Yitzchak Binder



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Un altro testo di ebraismo tradotto in italiano da Ralph Anzarouth per i lettori di ‘Maestri della Torà’


L'importanza della preghiera


C'è una cosa cui la gente non dà importanza e la sottovaluta: la preghiera. Il nostro Maestro1 diceva: "[Sapete] perché io vengo osteggiato? Perché tutta la mia dottrina si basa sulla preghiera. E riguardo alla preghiera, i nostri Maestri dissero esplicitamente che essa è una delle cose più importanti del mondo, eppure la gente la trascura..."


E per questo la gente irride il nostro Maestro, lo umilia e gli si oppone. In altre parole, tutta l'indifferenza nei confronti del nostro Maestro è dovuta al fatto che la gente non sa apprezzare l'importanza della preghiera.


Il nostro Maestro aggiunse: "Cosa significa che tutta la mia dottrina si basa sulla preghiera? In fondo, tutti si dedicano alla preghiera, tutti pregano tre volte al giorno, benedicono dopo i pasti, eccetera." E allora, in cosa consiste dunque questo rapporto così speciale tra la dottrina del nostro Maestro e la preghiera?


La risposta è che, nella dottrina del nostro Maestro, pregare significa rivolgersi a Hashem benedetto riguardo a ogni cosa: si prega e si porge la propria richiesta. Quando un uomo prega solamente le tre preghiere quotidiane, gran parte di questa preghiera diventa una routine: si inchina la testa pronunciando "Modim" come per abitudine, la mente vaga mentre la bocca sta parlando e il cuore è lontano da ciò che si sta pronunciando e da Hashem. Ma quando si prende l'iniziativa di chiedere qualsiasi cosa da Hashem benedetto è tutta un'altra cosa... Questa è l'essenza profonda della preghiera e questa è la sua forma ideale: a questo si riferiva il nostro Maestro, quando diceva che tutta la sua dottrina è basata sulla preghiera.


La preghiera è dunque necessaria per ogni cosa e bisogna quindi pregare non solo per ciò che ancora non abbiamo e che vorremmo avere, ma anche per ciò che già abbiamo. Infatti, anche se a casa già abbiamo cibo e sussistenza, malgrado ciò bisogna farne richiesta a Hashem benedetto e ringraziarlo per questo.


Perché il cibo e tutto il resto, quando l'uomo ha pregato per ottenerli, sono una cosa completamente diversa. E in seguito a un pasto consumato in questo modo la fede si rinforza e si desta nell'uomo l'anelito a Hashem benedetto.

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Nota del traduttore:
[1] Si tratta di Rabbi Nachman di Breslov

Rabbi Levi Yitzchak Binder di benedetta memoria è un Maestro della scorsa generazione. Ha lasciato numerosi allievi che diffondono tuttora il pensiero di Rabbi Nachman di Breslev. Questo brano è tratto da "Benativ Haemunah" (nel tracciato della fede).


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Tratto dal sito www.anzarouth.com : Benativ Haemunà di Rabbi Levi Yitzchak Binder, traduzione di Ralph Anzarouth
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