Ministro delle Religioni - dalle Igrot Kodesh di Rabbi Menachem Mendel Schneerson


BS"D


Traduzione di Ralph Anzarouth


Con l'aiuto di D-o, il 5 del mese di Cheshvan 5720
Brooklyn,


Al Rabbino Gaon, che teme il Signore, si dedica al pubblico interesse, paniere ricolmo di libri, il nostro Maestro Rav Shlomo Yossef, che viva,1


Pace e benedizione!


... Il mio parere è chiaro: la partecipazione alla coalizione [di governo], e a maggior ragione se si ha un ruolo di ministro, ciò che conduce concretamente al peccato, è assolutamente vietata secondo lo Shulchan Aruch. E il peccato si trova nella maggior parte degli uffici ministeriali e forse addirittura nella totalità. E nel Ministero delle Religioni, si noti l'uso del plurale [nella sua denominazione], si trova più che in tutti gli altri, perché vi si trasgrediscono divieti di vera e propria idolatria. E la gravità della cosa è moltiplicata quando è una persona che mette i Tefillin a firmare gli ordini, perché ciò rappresenta una ulteriore proclamazione della necessità di associare2.


È facile supporre che verrà obiettato che proprio da questo ministero dipende l'attribuzione [di fondi] a diverse cause inerenti alla religione ebraica, ma è evidente che non bisogna fare alcun commercio di precetti e divieti, e a maggior ragione riguardo a uno dei tre [divieti] principali, l'idolatria vera e propria, che non ha precedenti di questa entità fin dai tempi in cui i membri della Knesset Haghedolà (la Grande Assemblea) l'avevano abolita3, e in particolare se questo [divieto] viene fatto in nome di tutto il popolo ebraico.


La mia intenzione nello scrivere queste cose (come lei sospetterà sicuramente, ed è un sospetto fondato) è che se lei, con l'onore della sua Torah, potrà impedire quanto sopra – e la terra d'Israele è abituata ai miracoli – sarà benedetto e il merito del pubblico le verrà in aiuto.


Con l'augurio di [ricevere] buone notizie su questo argomento,


M. Schneerson


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Note del traduttore:
[1] Tutti questi complimenti non sono cerimoniali e non sono frequenti nelle lettere del Rebbe M.M. Schneerson, chiamate anche Igrot Kodesh oppure Igros Kodesh. Infatti la missiva è destinata a Rav Shlomo Yossef Zevin di benedetta memoria, che meritava certamente l'appellativo di "Gaòn" (genio) e le altre definizioni. Fu tra l'altro l'autore della monumentale Enciclopedia Talmudica. Sembra di capire che la lettera risponda a una domanda riguardo all'opportunità di accettare un posto di ministro dello stato d'israele.
[2] Il peccato di associare è quello di credere che forze esterne siano "socie" del D-o unico nell'opera della Provvidenza Divina. Questo concetto, va da sé, è in completa contraddizione con la fede ebraica.
[3] Si veda il Talmud Bavli, trattato di Yoma 69b. L'autore spiega che da quando, grazie alla preghiera, furono eliminate le tentazioni di idolatria, questa non si era più manifestata in siffatte dimensioni. La Grande Assemblea, composta da 120 profeti e saggi, fu fondata da Ezra all'epoca del Secondo Tempio di Gerusalemme. Si consultino anche le Massime dei Padri (Avot 1, 1 e 1, 2).

Questa lettera è tratta dalle Iggherot Kodesh di Rabbi Menachem Mendel Schneerson
Vol. 19, lettera 7066 - qui il testo in versione originale
Notre traduction en français - Nostra traduzione in francese

Altri brani dello stesso autore, settimo e ultimo Rebbe della Chassidut Lubavitch:



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Tratto dal sito www.anzarouth.com : Igrot Kodesh, Rabbi Menachem Mendel Shneerson, traduzione di Ralph Anzarouth
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