Il Fuoco dell'Altare - da Hayom Yom di Rabbi Yossef Yitzchak Schneerson (una lezione di Rabbi Shneor Zalman di Liadi)



Traduzione di Ralph Anzarouth


BS"D


L'Admor Hazaken [Rabbi Shneur Zalman di Liadi] raccontò:


Tra gli insegnamenti che il mio Maestro il Magghid [di Mezeritch] mi impartì nelle nostre discussioni private1, ce n'era uno sul versetto (Levitico 6, 6): "Un fuoco eterno brucerà sull'altare e non verrà spento": cioè, malgrado il fuoco scenda dall'alto allorché si destano i mondi superiori, ciononostante è Mitzvà che anche l'uomo accenda quel fuoco, poiché i mondi superiori [spirituali] si destano quando stimolati dal destarsi dei mondi inferiori [materiali], poiché lo spirito fa venire lo spirito e attira lo spirito, [nel senso che] lo spirito inferiore fa venire lo spirito superiore e attira lo spirito dai mondi supremi. Accendere il fuoco sull'altare è un precetto positivo e l'altare simboleggia l'uomo, come indicato dal versetto (Levitico 1, 2) "Un uomo tra di voi che offrirà [un sacrificio]".2 E il sacrificio non è sufficiente, bisogna accendere il fuoco sul sacrificio che è tra di voi3, e questo fuoco non sarà più spento, poiché sarà lui a spegnere il "non".4


Il mio Maestro mi ripeté questo insegnamento dieci volte per scolpirlo nelle mie dieci forze spirituali e mi disse: "Tu, mio allievo, non hai bisogno del fuoco eterno, poiché ti è stato assegnato [l'incarico] di spegnere un grande "no" (quello degli oppositori). Tu spegnerai il "no" e D-o benedetto trasformerà quel "no" in "sì".

-------------------------------------------------------------

Note del Traduttore:
[1] Il termine originale per questi incontri privati è la "Yechidut", incontri individuali in cui il Rebbe discuteva con il Chassid di argomenti personali, il più ricorrente dei quali riguardava i modi di migliorare il suo servizio divino.
[2] Nel testo originale della Torà in lingua santa, questo versetto è costruito in modo tale da potersi leggere secondo una chiave del tutto differente: l'uomo sacrifica la propria persona (in senso figurato, ovvio) offrendo al Creatore il meglio di sé, dedicando tutte le sue forze e tutte le sue energie al Suo servizio. Da qui il paragone tra l'altare su cui si porge l'offerta sacrificale all'Altissimo e l'uomo che si offre completamente al Suo servizio.
[3] Cioè accendere la fiamma del servizio divino nel cuore di ogni uomo.
[4] Con questo gioco di parole il Rav ci spiega che la fiamma che arde in chi serve D-o spegne in lui il "non", ovvero l'istinto di rifiuto e di ribellione.

Tratto da Hayom Yom di Rabbi Yossef Yitzchak Schneerson, giorno 20 del secondo mese di Adar, parashà Tzav.
Testo originale in Ebraico di questo Hayom Yom

Il Rebbe Rayatz, autore dello "Hayom Yom", fu il sesto Rabbi di Lubavitch e suocero di Rabbi Menachem Mendel Schneerson, il settimo Rebbe. Altri testi di Rabbi Yossef Yitzchak Shneerson:


Rabbi Shneor Zalman di Liadi è conosciuto anche con il nome di Admor Hazaken o Alter Rebbe e fu il fondatore della Chassidut Lubavitch.

-------------------------------------------------------------------------------------

Adar 5769. Tutti i diritti riservati. Per saperne di più sul Copyright
Chiunque volesse citare, riprodurre o comunicare al pubblico in ogni forma e con qualunque mezzo (siti Internet, forum, pubblicazioni varie ecc.) parti del materiale di questo sito, nei limiti previsti dalla legge, è tenuto a riportare integralmente una dicitura, che per questa pagina è:

Tratto dal sito www.anzarouth.com : Hayom Yom di Rabbi Yossef Yitzchak Shneerson, traduzione di Ralph Anzarouth
Si richiede di aggiungere anche un link verso:
http://www.anzarouth.com/2009/03/alter-rebbe-fuoco-altare.html
-------------------------------------------------------------------------------------